giovedì 14 marzo 2013

Settimana Mondiale del Glaucoma 10-16 marzo 2013

Come mai la Basilicata non ha aderito in nessuna città? Per l'elenco delle città aderenti clicca qui. Accendiamo l'attenzione sul glaucoma. Che cosa è E' una malattia che colpisce il nervo ottico. Nella maggior parte dei casi si verifica un aumento della pressione interna dell'occhio che causa, nel tempo, danni permanenti alla vista che sono accompagnati da: - riduzione del campo visivo (si restringe lo spazio che l'occhio riesce a inquadrare); - alterazioni della papilla ottica (l'origine ovvero la testa del nervo ottico, visibile osservando il fondo oculare, ossia la retina). L'oculista diagnostica un glaucoma quando rileva: 1)- un aumento della pressione oculare; 2)- una riduzione del campo visivo; 3)- alterazioni della papilla ottica. La pressione oculare L'occhio ha una forma quasi sferica e una consistenza duro-elastica. La sua tonicità è data dalla quantità di liquido -umor acqueo - che lo riempie, come la pressione di un pneumatico è data dalla quantità di aria immessa. In un occhio sano la produzione e il deflusso di umor acqueo sono in equilibrio perfetto. E' da questo equilibrio che deriva la pressione oculare. Quando c'è un eccesso di produzione dell'umore acqueo oppure quando c'è un ostacolo al suo deflusso (è la condizione più frequente) si ha un aumento della pressione oculare, che a lungo andare danneggia la testa del nervo ottico. La pressione oculare media deve essere generalmente compresa tra i 10 e i 20 millimetri di mercurio (mmHg). Nei casi limite bisogna tenere conto anche dello spessore della cornea (superficie oculare trasparente). Si calcola che nel mondo visiano circa 55 milioni di persone affette dalla patologia. In Italia risultano colpite circamezzo milione di persone e in genere hanno più di 50 anni.Il glaucoma è una delle causepiù frequenti di cecità e ipovisione sia nei Paesi avanzati chein quelli in via di sviluppo.Il glaucoma è una malattia che,se diagnosticata in tempo utile,può essere curata e controllata. Esistono numerose forme di glaucoma. Le più frequenti e importanti sono tre: il glaucoma cronico semplice(ad angolo aperto);il glaucoma acuto (ad angolo chiuso);il glaucoma congenito.Ilglaucoma cronicoè la formapiù frequente. È dovuto a una difficoltà dell’umor acqueo adefluire dall’interno verso l’esterno dell’occhio. Ciò causa un'aumento della pressione oculare, ma quasi mai in modo troppo elevato. Si può paragonare a un lavandino parzialmente ostruito in cui si verifica un ristagno d’acqua.Colpisce l’adulto dopo i 40-50 anni e ha un’evoluzione molto lenta. Non dà disturbi o sintomi particolari(ovvero è “asintomatico”). Il paziente si rende conto della malattia solo in fase terminale, quando il danno alnervo ottico è avanzatissimo e ormai irreparabile. Il glaucoma acuto, invece, simanifesta in maniera improvvisa e imprevedibile. È dovuto a un’ostruzione totale delle vie di deflusso, come un lavandino che si ottura completamente senza far più passare acqua. In questo caso insorge con un dolore violento, che non dà tregua, associato spesso a nausea e vomito. L’occhio è molto infiammato e la vista fortemente ridotta. Il glaucoma congenito.Si può manifestare già alla nascita o nei primi anni di vita. È dovuto ad alterazioni o a malformazioni delle vie di deflusso dell’umor acqueo. La “plasticità” del bulbo oculare fa sì che l’occhio acquisti dimensioni molto grandi (buftalmo= occhio di bue). Pur essendo in assolu to una forma rara, è una delle cause più frequenti di ipovisione e cecità infantile. La prevenzione del glaucoma si può e si deve fare! Il glaucoma è una malattia che rientra tra le forme che traggono massimo vantaggio dalla prevenzione (secondaria).Prevenzione secondaria significa diagnosi precoce: individuare, cioè, la malattia quando ancora non dà sintomi particolari; il paziente ne è affetto, ma non sa di esserlo. Ogni glaucomatoso che diventa cieco è un insuccesso: la cecità può essere evitata attraverso la prevenzione.Una semplice visita oculistica è sufficiente a diagnosticare un glaucoma in fase iniziale o ancora non grave. È necessario, pertanto, sottoporsi con regolarità a controlli oculistici. I tre principali fattori di rischio sono: tono oculare oltre i limiti normali(superiore a 20 mmHg);l’età: il glaucoma, pur non essendo una malattia esclusiva dell’anziano, aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età. È buona norma che qualsiasi soggetto con più di 40 anni si sottoponga a una visita oculistica. Un momento ideale è rappresentato dall’insorgenza della presbiopia. Più che consultare un ottico, sarebbe importante approfittarne per una visita oftalmologica completa.Precedenti familiari: tutti coloro che hanno avuto un familiare affetto da glaucoma devono sottoporsi a frequenti controlli, in quanto il glaucoma presenta forti caratteri di ereditarietà.IL GLAUCOMA COME SI CURA? Una volta diagnosticato il glaucoma, il paziente deve curarsi per tutta la vita, sottoponendosi a frequenti controlli. Esistono varie terapie: terapia medica: quasi sempre topica, cioè consistente nell’instillazione di uno o più colliri, in modo regolare e senza sospensioni; laserterapia; terapia chirurgicaTutti i trattamenti presentano sia vantaggi che inconvenienti. È compito dell’oftalmologo, quindi, stabilire caso per caso la terapia da eseguire, dopo aver ne discusso con il paziente. Fonte: IAPB Italia Onlus Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità sezione italiana Via U. Biancamano, 25 - 00185 Roma Tel.: +39 06.36004929 Fax: +39 06.36086880 sezione.italiana@iapb.it www.iapb.it Numero Verde di consultazione oculistica 800 - 068506 attivo dalle 10 alle 13 dal lunedi al venerdi

Nessun commento:

Posta un commento