domenica 10 marzo 2013

Candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019

La candidatura di Matera a Capitale europea per il 2019 sara' supportata dall'attività  di tante Associazioni e naturalmente da tutte le Istituzioni Regionali nonché dai tanti cittadini Lucani che da più parti eleveranno il loro grido in favore di questa scelta che coronerebbe nel migliore dei modi un'ascesa senza precedenti per un sito storico e culturale riscoperto ed apprezzato solo da poco.

Anche noi nel nostro piccolo cerchiamo di contribuire a questa scelta non di parte ma proprio perché rappresenta una città storica nel vero senso della parola. Infatti l'insediamento di questa Civiltà, fatto ormai noto risale ad un abitato antichissimo senza soluzione di continuità fin dall'era preistorica del paleolitico.
Alla più antica Età della Pietra corrispondono i ritrovamenti di diversi oggetti, alcuni dei quali custoditi nel Museo archeologico nazionale Domenico Ridola, attestanti la presenza di gruppi di cacciatori nel territorio materano. Per quanto riguarda il Neolitico il territorio di Matera costituisce una località molto importante, data la presenza di numerosi villaggi trincerati risalenti a quel periodo. Il riscaldamento del clima successivo all'ultima glaciazione ha consentito agli abitanti di stabilirsi sul territorio, differentemente dai cacciatori delle epoche precedenti che erano nomadi, e di cominciare a praticare l'agricoltura e l'allevamento. I villaggi neolitici del Materano, oltre ad essere circondati da trincee, mostrano ancora le buche per i pali delle capanne, cisterne e fosse per il grano, e diverse tombe ipogee. Inoltre, il territorio materano è considerato molto importante per l'Età Neolitica grazie alla scoperta di una famosa ceramica, detta di Serra d'Alto dal luogo in cui è stata ritrovata, che rappresenta il culmine dell'abilità artistica in questo settore artigianale. Con le successive Età dei metalli, gli insediamenti cominciano a spostarsi sulla sponda destra della Gravina meglio difesa e dalla superficie più tenera, il tufo, che permette con i nuovi utensili di metallo uno scavo più facile. Con il diffondersi della pastorizia, poi, si sviluppa anche la transumanza, lungo i tratturi. Si tracciano così dei percorsi, e fra questi l'area subappenninica delle Murge costituisce territorio di passaggio. Lo stabilirsi della popolazione ed il sorgere di attività legate ai commerci rende possibile il sorgere di quelle istituzioni economiche, religiose, politiche che danno origine ad una città.

 I Sassi di Matera costituiscono il centro storico della città di Matera. Il Sasso "Caveoso" ed il Sasso "Barisano", insieme al rione "Civita", formano un complesso nucleo urbano.
 I Sassi di Matera sono stati iscritti nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1993. Sono stati il primo sito iscritto dell'Italia meridionale. L'iscrizione è stata motivata dal fatto che essi rappresentano un ecosistema urbano straordinario, capace di perpetuare dal più lontano passato preistorico i modi di abitare delle caverne fino alla modernità. I Sassi di Matera costituiscono un esempio eccezionale di accurata utilizzazione nel tempo delle risorse della natura: acqua, suolo, energia. Nel rapporto della commissione che ha verificato la rispondenza del luogo ai criteri di valutazione dell'UNESCO, la candidatura di Matera risponde ai seguenti criteri:
« Criterio III: I Sassi ed il Parco delle chiese rupestri di Matera costituiscono una eccezionale testimonianza di una civiltà scomparsa. I primi abitanti della regione vissero in abitazioni sotterranee e celebrarono il culto in chiese rupestri, che furono concepite in modo da costituire un esempio per le generazioni future per il modo di utilizzare le qualità dell'ambiente naturale per l'uso delle risorse del sole, della roccia e dell'acqua.
Criterio IV: I Sassi ed il Parco delle chiese rupestri di Matera sono un esempio rilevante di un insieme architettonico e paesaggistico testimone di momenti significativi della storia dell'umanità. Questi si svolgono dalle primitive abitazioni sotterranee scavate nelle facciate di pietra delle gravine fino a sofisticate strutture urbane costruite con i materiali di scavo, e da paesaggi naturali ben conservati con importanti caratteristiche biologiche e geologiche fino a realizzare paesaggi urbani dalle complesse strutture.

Criterio V: I Sassi ed il Parco delle chiese rupestri di Matera sono un rilevante esempio di insediamento umano tradizionale e di uso del territorio rappresentativo di una cultura che ha, dalle sue origini, mantenuto un armonioso rapporto con il suo ambiente naturale, ed è ora sottoposta a rischi potenziali. L'equilibrio tra intervento umano e l'ecosistema mostra una continuità per oltre nove millenni, durante i quali parti dell'insediamento tagliato nella roccia furono gradualmente adattate in rapporto ai bisogni crescenti degli abitanti.

 







Nessun commento:

Posta un commento