Start-up innovativa, ed è subito impresa
Sempre più numerose, offrono prodotti e servizi ad alto valore tecnologico. Tutto su requisiti e incentivi
Startup innovativa, una definizione. Per
start-up innovativa s’intende una società di capitali di diritto
italiano (costituita anche in forma cooperativa) o una società europea
che ha sede fiscale in Italia che ha come obiettivo, esclusivo o
prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di
prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Ogni anno in
Italia ne nascono un migliaio. Quello che è accaduto negli ultimi mesi,
però, è un vero e proprio boom: tra gennaio e aprile siamo arrivati a
quota 453 start-up innovative. E i numeri sono in crescita.
I requisiti per usufruire delle agevolazioni. La sezione IX della legge n. 221/2012, il cosiddetto Decreto Crescita 2.0 che delle start-up si occupa nel dettaglio, prevede per questo tipo di società tutta una serie di agevolazioni. Per usufruirne, occorrono i seguenti requisiti:
Serve, poi, anche almeno uno di questi tre requisiti:
a) Le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 20% della differenza fra costo e valore totale della produzione.
b) Impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di dottorandi o di laureati che hanno svolto ricerca presso istituti pubblici o privati in Italia o all’estero.
c) È titolare o depositaria o licenziataria di almeno un brevetto.
Tutti gli incentivi. In favore della start-up innovative il Decreto Crescita 2.0 prevede una serie di incentivi. Condizione fondamentale per poterne beneficiare è che le imprese siano iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese. Gli incentivi sono:
Come nasce una start-up. Per costituire una start-up innovativa per prima cosa bisogna verificare se si è in possesso dei requisiti visti in precedenza. Successivamente è necessario:
Per iscriversi alla sezione speciale la società deve inoltrare online un’apposita domanda (i moduli possono essere scaricati dal sito nazionale o da quelli di ciascuna Camera di Commercio) tramite una “comunicazione unica” al registro delle Imprese. La domanda deve essere accompagnata da una dichiarazione sottoscritta a firma digitale dal rappresentante legale dell’azienda: si tratta, in pratica, di una sorta di autocertificazione che attesta il possesso dei requisiti richiesti dalla legge per accedere alle agevolazioni previste.
I requisiti per usufruire delle agevolazioni. La sezione IX della legge n. 221/2012, il cosiddetto Decreto Crescita 2.0 che delle start-up si occupa nel dettaglio, prevede per questo tipo di società tutta una serie di agevolazioni. Per usufruirne, occorrono i seguenti requisiti:
- Al momento della costituzione e nei 24 mesi successivi la maggioranza delle quote o delle azioni del capitale sociale e dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria dei soci della società appartiene a persone fisiche.
- La società è costituita e svolge attività da non più di 48 mesi dalla data di presentazione della domanda.
- Ha la sede principale di affari e interessi in Italia.
- Nel suo secondo anno di vita il valore della produzione annua non supera i cinque milioni di euro.
- Non distribuisce e non ha distribuito utili.
- Ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
- Non si è formata da fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.
Serve, poi, anche almeno uno di questi tre requisiti:
a) Le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 20% della differenza fra costo e valore totale della produzione.
b) Impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di dottorandi o di laureati che hanno svolto ricerca presso istituti pubblici o privati in Italia o all’estero.
c) È titolare o depositaria o licenziataria di almeno un brevetto.
Tutti gli incentivi. In favore della start-up innovative il Decreto Crescita 2.0 prevede una serie di incentivi. Condizione fondamentale per poterne beneficiare è che le imprese siano iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese. Gli incentivi sono:
- Esonero dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria dovuti per l’iscrizione nel Registro delle Imprese e dal pagamento del diritto annuale dovuto alle Camere di Commercio.
- 2. Possibilità di assumere personale con contratti a tempo determinato della durata minima di sei e massima di 36 mesi. All’interno di questo arco temporale i contratti potranno essere anche di breve durata e rinnovati più volte. Dopo 36 mesi, il contratto potrà essere ulteriormente rinnovato una sola volta, per un massimo di altri 12 mesi, e quindi fino ad arrivare complessivamente a 48 mesi. Dopo questo periodo il collaboratore potrà continuare a lavorare in start-up solo con un contratto a tempo indeterminato.
- Accesso prioritario alle agevolazioni per le assunzioni di personale altamente qualificato.
- Incentivi fiscali per investimenti diretti o indiretti per gli anni 2013, 2014 e 2015.
- Introduzione del crowdfunding (forma di finanziamento che permette di raccogliere capitali offerti online) la cui regolamentazione sarà predisposta dalla Consob.
- Accesso semplificato, gratuito e diretto al Fondo Centrale di Garanzia, fondo governativo che facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari.
- Sostegno da parte dell’Agenzia ICE, l’ente pubblico che ha il compito di sviluppare, agevolare e promuovere i rapporti economici e commerciali italiani con l’estero, nel processo di internazionalizzazione.
Come nasce una start-up. Per costituire una start-up innovativa per prima cosa bisogna verificare se si è in possesso dei requisiti visti in precedenza. Successivamente è necessario:
- Costituire una società di capitali;
- Dichiarare l’inizio attività;
- Richiedere l’iscrizione alla sezione speciale della start-up innovativa del Registro delle Imprese.
Per iscriversi alla sezione speciale la società deve inoltrare online un’apposita domanda (i moduli possono essere scaricati dal sito nazionale o da quelli di ciascuna Camera di Commercio) tramite una “comunicazione unica” al registro delle Imprese. La domanda deve essere accompagnata da una dichiarazione sottoscritta a firma digitale dal rappresentante legale dell’azienda: si tratta, in pratica, di una sorta di autocertificazione che attesta il possesso dei requisiti richiesti dalla legge per accedere alle agevolazioni previste.
Fonte: vocearancio.ingdirect
Fonte fotografica: cliclavoro.gov.it
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