martedì 5 febbraio 2013

Raccolta differenziata: Campania virtuosa, e la Basilicata?

Le idee, le soluzioni, le proposte, l'argomento, la cultura della raccolta differenziata dei rifiuti urbani vengono attribuite quasi sempre al nord della nostra amata Italia. Ma in molti dimenticano o non sanno che una delle città piu' virtuose è Salerno quale esempio Nazionale da seguire.
Capoluogo e piccoli centri leader nella differenziata. Presentato il settimo rapporto di Legambiente con i riconoscimenti alla "Campania virtuosa", ai comuni che migliorano la raccolta dei rifiuti.
C’è una Campania che risponde con le "buone pratiche" all’emergenza rifiuti, che seppur silente in questo periodo è ancora lontana dall’essere risolta. Ben 154 comuni rispondono con i fatti: superando la soglia del 50 per cento di raccolta differenziata, pari ad oltre un milione e 100mila abitanti. E tra questi a farla da padrona sono i comuni salernitani, dai piccoli al capoluogo. Legambiente ha premiato questa «Campania virtuosa» con la sua settima edizione di "Comuni ricicloni".
Nella top ten svettano, ex aequo al primo posto, Giffoni Sei Casali, Atena Lucana e Roccagloriosa, tutti comuni salernitani con l’impressionante risultato del 90 per cento di raccolta differenziata; ma ben otto su dieci dei migliori risultati arrivano da Salerno. I dati, è bene specificarlo, sono stati estratti direttamente dal Mud (modello unico di dichiarazione ambientale) fornito dai comuni, e sono riferiti all’anno 2010, elaborati da Microambiente con il sistema Mysir (www.mysir.it).• Per quanto riguarda la classifica dei capoluoghi di Provincia la maglia rosa spetta a Salerno con il 69,82 per cento di raccolta differenziata (nel 2007 si assestava al 13,40, per poi salire negli anni al 49,46 e al 59,98 dell’anno scorso) seguita da Avellino con il 67,36 per cento (nel 2007 registrava il 9,10 per cento); terza Benevento con il 31,39; Napoli chiude con il 17,58 per cento. In cittá si consumano però ancora troppi rifiuti: da due anni il dato si attesa su una produzione di 1,3 chilogrammi per persona al giorno; di certo ancora lontano - seppur con le ovvie, dovute, differenze - dallo 0,45 di Roccagloriosa. Al top delle classifiche redatte da Legambiente Campania c’è sempre qualche realtá salernitana: nei comuni tra i 10mila e i 20 mila abitanti il podio è di Fisciano con il 73,54 per cento di differenziata (rispetto al 68,23 dell’anno precedente); Bellizzi con il 72,14 (prima 72,20) e Baronissi che rispetto all’anno prima ha fatto un bel salto in avanti, passando dal 58,86 al 70,08. Proprio Baronissi ha ricevuto inoltre l’ulteriore premio per le buone pratiche. Nello specifico per l’iniziativa "Col cambio d’olio il mondo gira meglio", grazie alla quale i cittadini possono consegnare al centro di raccolta l’olio utilizzato in casa ricevendo in cambio olio extravergine di oliva dop. Ma per le buone pratiche sono stati premiati anche i comuni di Teggiano, Mercato San Severino (tra i centri che hanno attivato le "Case dell’acqua"), Portici, Mugnano e Bagnoli. Nei comuni tra i 20mila e i 50mila abitanti al primo posto c’è Nocera Superiore con un 68,54 per cento di differenziata (lo scorso anno era del 63,71); a seguire, stabile rispetto al 2009, Mercato San Severino con il 60,24 per cento; poi Vico Equense (60,07), Pontecagnano (54,44), Boscoreale (53,88), Ottaviano (51,57) e Sarno (50). Riprende quota il comune di Nocera Inferiore che dopo una brillante partenza negli anni scorsi aveva bruscamente frenato: ora si passa dal 35,34 del 2009 al 47 del 2010; mentre Pagani passa da 44,97 al 45,84.• Nei centri sopra i 50mila abitanti (e non capoluoghi) il primo posto è per Cava de’ Tirreni che raggiunge la soglia del 66,68, seguita a ruota da Portici (altra bella realtá da tenere d’occhio a quanto pare) con il 57,74 per cento di rifiuti differenziati.  Ma la Basilicata dov'è, i nostri Comuni dove sono? Solo Montescaglioso e Montalbano Jonico superano la fatidica quota del 50% e gli altri?
Le dieci proposte di Legambiente per uscire dall’emergenza rifiuti
1. Aumentare il costo dello smaltimento in discarica
2. Diffondere le raccolte differenziate domiciliari in tutti i Comuni italiani
3. Completare la rete impiantistica per il recupero e il trattamento dei rifiuti
4. Rivedere il sistema di premialità/penalità per premiare la riduzione e il riciclaggio
5. Promuovere la diffusione delle buone pratiche locali sulla prevenzione
6. Avviare la redazione del Programma nazionale di prevenzione
7. Promuovere la qualità delle raccolte differenziate per massimizzare il riciclaggio
8. Garantire la certezza normativa, a partire dal passaggio tassa/tariffa
9. Non riaprire la stagione dei commissariamenti per l’emergenza rifiuti
10. Introdurre i delitti ambientali nel codice penale e istituire un fondo per le bonifiche dei siti orfani
A questo voglio aggiungere che ci si rivolge al Nord anche per trovare i mezzi adatti a migliorare la raccolta differenziata, ma non ci accorgiamo di averli in casa. Ci sono aziende che hanno investito  in progetti mirati a soddisfare le esigenze più varie (vedi la Di Bello Carrozzeria Industriale) che riceve commesse dal centro-nord ed isole comprese ma che viene snobbata dalla propria vicinanza geografica e culturale.

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Attrezzatura realizzata e brevettata. L’attrezzatura permette di trasportare e posizionare piccoli contenitori in luoghi angusti e difficilmente raggiungibili, il tutto con una portata di 10 q. li. Possibilità di avere sull’attrezzatura, rullo stabilizzatore, radiocomando, sistema di carico e scarico, del contenitore, automatizzato, nonchè un apposito contenitore intercambiabile con triplo spazio per differenziare la tipologia di rifiuto e che a mio avviso con una incentivazione (magari con uno sconto sulla tassa stessa dovuta ai Comuni) rivolta ad aziende, condomini e privati che intendessero acquistarlo diminuirebbe l'accumulo di rifiuti nei luoghi pubblici rendendo così più facile la raccolta porta a porta e che ridurrebbe di gran lunga la tempistica della stessa.



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